Come il volo di una farfalla di Alessandro Pugi è anche in e-book

pugi ebookCome il volo di una farfalla di Alessandro Pugi è il primo titolo in versione epub pubblicato da Segmenti Editore, disponibile da pochi giorni negli store on line.
Pubblicato in versione cartacea nel 2016, Come il volo di una farfalla, descrive l’incontro tra un uomo, al quale il destino ha tolto la voglia di lottare, e una donna che, dal baratro dell’indifferenza e dell’emarginazione, riuscirà a contagiarlo con la sua grande gioia di vivere.
Alessandro Pugi ci racconta le difficoltà di una persona “normale” catapultata suo malgrado in un mondo che fatica ad accettare i cosiddetti “diversi”. Una storia romantica che ci farà commuovere e percepire la mancanza dell’essenza, quella parte di noi che non si vede e che non basta mai a colmare i vuoti del nostro cuore.

D. Quale è il filo conduttore del romanzo?
R. La gestione psicologica e fisica della disabilità delle persone che vi convivono. Quando parliamo di disabilità, si pensa solo ed esclusivamente alla persona disabile, provando pena e solidarietà verso di lei. In realtà la disabilità colpisce in egual misura, anche se con conseguenze diverse, le persone che stanno accanto al disabile. È veramente difficile modellare la propria vita alle esigenze di una persona disabile e queste persone hanno tutta la mia comprensione, è per questo che ho voluto donare i proventi di questo romanzo all’associazione di Porto Azzurro “Incontriamoci in diversi” che si occupa di bambini con disabilità anche gravi.

copertina come il volo di una farfalla sito2D. Cosa è possibile trovare nel suo romanzo?
R. Nel romanzo “Come il volo di una farfalla” si possono trovare sentimenti come l’amore per una sconosciuta, quell’amore che ti spezza il fiato in gola e fa battere il cuore all’impazzata, l’amicizia verso un bambino autistico, il rammarico per le scelte sbagliate, il perdono verso un padre autoritario.

D. Qual è il personaggio che ha richiesto più impegno nella descrizione?
R. Sicuramente il personaggio di Lorena. Una donna affascinante che combatte contro la propria disabilità e quella del figlio, ma lo fa con il sorriso sulle labbra, piena di quell’energia vitale che troppo spesso manca anche alle persone cosiddette “normali”. La costruzione del suo personaggio ha richiesto molto tempo e una miriade di domande formulate a persone disabili e/o ai genitori di bambini autistici, che mi hanno aiutato a capire il loro stato d’animo per trasferirlo poi in quello di Lorena.

D. C'è un personaggio in cui in parte si riconosce?
R. C’è sempre qualcosa di autobiografico nei personaggi delle mie storie, anche se in minima parte. Forse, per alcuni versi caratteriali, Mark mi rassomiglia, ma in realtà, quando scrivo, tento di “staccare” i personaggi da quelle che sono le mie convinzioni e quindi dal mio carattere, anche se non sempre mi riesce nel migliore dei modi.

D. Cosa l'ha spinta a intraprendere la carriera di scrittore e quali autori hanno influito in questo suo percorso creativo?
R. Bè... parlare di carriera è forse prematuro. Scrivo perché mi piace farlo e perché mi piace che i lettori dei miei romanzi possano in qualche modo “vedere” e “vivere” appieno le storie dei miei personaggi, innamorandosene e condividendo con loro emozioni e paure. Non c’è nessun autore in particolare che ha influito nel mio percorso creativo. Scrivo sempre di argomenti diversi che toccano in particolar modo la mia anima.

D. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
R. No, nessun episodio in particolare. Mi sono guardato intorno e mi ha infastidito la quasi assoluta solitudine con la quale le persone affette da disabilità e quelle che gli stanno intorno, devono affrontare le problematiche giornaliere. Secondo me, in questo mondo, c’è bisogno di più solidarietà. E non parlo del versamento di due euro a qualche associazione benefica, ma di solidarietà materiale vera e propria verso il prossimo.

D. Qual è per lei il momento della giornata dedicato alla scrittura?
R. Di solito quando arriva l’impulso giusto, che sia di mattina, se ne ho il tempo materiale, o nel pomeriggio. Forse in tarda serata, quando la casa si addormenta e il silenzio regna sovrano.

D. Quali sono i suoi autori preferiti?
R. Non ho autori preferiti, né particolari categorie. Leggo un po’ di tutto. Da Nicholas Sparks, a Coelho, da Stephen King a Angela Marson.

D. Da cosa nasce il bisogno di scrivere?
R. Scrivere per me non è né un bisogno, né una necessita. Lo faccio per passione, perché mi piace ogni volta immedesimarmi in personaggi e storie diverse per raccontare ai lettori temi importanti visti sotto una lente d’ingrandimento. Quegli stessi temi, come il razzismo, la disabilità, la pedofilia, che spesso ci passano accanto senza che gli venga dato il giusto peso. Nel mie due ultimi lavori, dai titoli provvisori “L’origine del male” e “A un passo dal domani” affronto, nel primo, il tema della violenza sulle donne e, nello specifico, l’assoluta impotenza e negligenza, da parte delle istituzioni e dello Stato, su questo sempre più grave problema; nel secondo, affronto il tema del dolore e della perdita di una persona cara causato da un destino insondabile che, anche se molti non accettano questo pensiero, regola le nostre vite.

D.Una storia, i suoi protagonisti, l'ambientazione. Tutto nasce dalla sua fantasia o in qualche modo sono richiami al suo vissuto?
R. La parte da padrona la fa la fantasia. Ho in mente molte storie e personaggi sempre diversi, ma non vi nascondo che alcuni tratti dei miei romanzi derivano da storie vissute personalmente o da amici, per questo ringrazio sempre tutti quelli che in un modo o in un altro mi danno degli spunti, spesso anche inconsapevolmente.

D. Come il volo di una farfalla, pubblicato in versione cartacea nel mese di ottobre 2016, in questi giorni esce nella versione e-book, quale sarà secondo lei il futuro dell'ebook? Li legge volentieri? Li consiglierebbe e perché?
R. È innegabile che l’e-book rappresenti il futuro e la possibilità di potersi portare in giro centinaia di romanzi racchiusi in uno spazio minimo, rappresentato da una chiavetta USB o dalla memoria di un computer, oltre ad essere prodotti che salvaguardano l’ambiente, visto il risparmio cartaceo. Resta il fatto, però, che sfogliare le pagine di un buon libro, sentirne il profumo, toccare la carta ruvida, dà un senso vero alla lettura, qualcosa che il video di un computer o di un i-pad, non potranno mai trasmettere, ma questo non è il futuro. Il futuro è rappresentato dalla tecnologia, dal progresso ed è giusto che anche l’editoria si adegui al cambiamenti del mondo. Quindi benvenuto e-book.

 

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