copertina e maccari"A volte è sufficiente uno specchio ad indicare il cambio di un destino apparentemente già segnato: un’increspatura della fronte, un’ombra negli occhi, qualcosa che prima non c’era a restituire un’immagine diversa da quella che abbiamo sempre visto riflessa. A volte la cosa peggiore che possa capitare all’esprimere di un desiderio è il suo avversarsi."

Baci Sparsi è il romanzo di Giovanna Maccari (Segmenti Editore). La storia di Margot, una giovane donna con una vita all’apparenza serena e stabile. Svolge un lavoro che ama presso una casa editrice, è legata alle amicizie di sempre ed è sposata con il primo uomo di cui si è innamorata. Una malattia l’ha costretta, durante l’infanzia, a una condizione di semi isolamento, fatta eccezione per Gerard, suo unico amico autentico trasferitosi in Cina all’età di dieci anni e con cui intratterrà un fitto rapporto epistolare. Sarà l’improvviso rientro dell’amico a rimettere in discussione la vita della protagonista facendola riflettere sulle scelte fatte e sull’importanza di rischiare per la propria felicità e quando ci si incammina lungo una nuova strada, anche l’universo potrebbe muoversi in quella direzione.

Incontriamo Giovanna Maccari per una breve intervista.

giovanna maccariD. Quali sono i personaggi principali del suo romanzo?
R. Margot e Gerard, amici dalle elementari frequentate insieme a Parigi fino a quando Gerard non si trasferisce in Cina all’età di dieci anni. Da quel momento intratterranno un fitto rapporto epistolare che li accompagnerà per quasi vent’anni e che rappresenterà, per la protagonista, un modo di mettersi a nudo, parlare dei suoi desideri più profondi oltre che delle paure fino. Sullo sfondo, principalmente, le amicizie storiche di Margot. La protagonista è una donna dall’esistenza apparentemente stabile e serena. A seguito di un’infanzia trascorsa in semiisolamento a causa di una malattia conduce, da adulta una vita all’apparenza stabile e serena. Svolge il lavoro che ama, sta per sposarsi con il primo di cui si è innamorata ed è legata alle amicizie di sempre. Non si è mai forse posta fino in fondo la domanda su cosa possa renderla davvero felice e, a parte il lavoro, non è così abituata a scegliere, fino a quando non vede cambiare una serie di equilibri sotto i suoi occhi e Gerard non rientrerà a Parigi mettendo scompiglio nella sua vita.

D. Quando è ambientato?
R. Negli anni ’50 un’epoca in cui le donne erano meno libere ma a Parigi, una città aperta e all’avanguardia dal punto di vista artistico, con cui ha a che fare la protagonista che lavora come vice redattrice in una casa editrice, ambito, il lavoro, in cui saprà farsi venire idee nuove ed esprimersi.

D. A chi consiglierebbe la lettura del romanzo e quale messaggio vuole dare in particolare alle donne?
R. A tutti quanti vogliano farsi cullare dalle atmosfere parigine e dal romanticismo oltre che dall’importanza delle scelte. Alle donne ribadisce l’importanza della propria realizzazione come persone, prima che in coppia e di rischiare per la propria felicità al di là dei condizionamenti, seguendo invece i propri desideri più autentici.

D. Quali sono i temi trattati nel romanzo?
R. L’importanza di essere sinceri e coerenti con se stessi fino in fondo.

D. Come definirebbe il suo romanzo?
R. Un romanzo di formazione e epistolare dal gusto un po’ retrò in cui la protagonista riesce a fare della gioia la sua consigliera migliore.

D. Cosa rappresenta per lei la scrittura?
R. L’espressione più profonda di me stessa, un gioco e una catarsi che coltivo da quando ero bambina.

D. Quali autori sono stati fondamentali nella sua formazione di scrittrice, e in che modo?
R. Ho adorato i classici e in particolare Pirandello che da sempre mi ha messo di fronte alla complessità della realtà. Ho anche molto apprezzato i francesi Nemirosky, Baudelaire, Kristoff, Colette ciascuno dei quali mi ha colpito per stile e forma.
Dei contemporanei Buzzati ma anche i contemporanei Missiroli e Carofiglio.

 

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