Intervista a Franca Adelaide Amico autrice di Myia e la Storia delle Storie

Franca Amico2Franca Adelaide Amico è autrice di Myia e la Storia delle Storie da pochi giorni in libreria, un romanzo particolare nel quale Myia, personaggio-persona del romanzo, intreccia una serie di conversazioni con Xenia, la propria scrittrice.
Si creano un tal modo occasioni per poter narrare nuove storie.
Abbiamo intervistato l'autrice per scoprire e comprendere meglio le caratteristiche di questo romanzo.

copertina myia sitoD. Salutiamo Franca Adelaide Amico e la ringraziamo per la collaborazione, le chiediamo subito qual è la particolarità di questo romanzo?
R. La particolarità di questo romanzo sta principalmente nella struttura. Nel concetto di personaggio-persona che vive autonomamente e prepotentemente.

D. Come è strutturato?
R. È una struttura a cornice. Una macrostoria all'interno della quale si snodano tante piccole storie.

D. Cosa l'ha ispirata nella stesura di questi racconti?
R.  L'ispirazione è arrivata direttamente dal personaggio Myia che, secondo la mia concezione, appunto, vive in una sorta di oltremondo, insieme a tutti i personaggi che si incarnano e prendono vita manifestandosi spontaneamente al narratore.

D. Quali sono i personaggi principali e cosa li caratterizza?
R. Due sono i personaggi essenziali: Myia e Xenia, la narratrice. Rispettivamente, mittente e destinataria della narrazione.

D. Storie diverse una dall'altra, quali sono i temi ricorrenti?
R. Il tema ricorrente è la riflessione sui piccoli e grandi misteri della vita.

D. Quale storia per lei è più densa di significati?
R. Ogni storia, per me, presenta e offre un messaggio. Tanti piccoli frammenti di uno specchio in cui Myia e Xenia si riconoscono.

D. Quale invece è a lei più cara?
R. Una delle storie più care a me è LA CITTÀ SENZA SUONO. Perchè è rivolta ai giovani e... anche scritta da una giovane.

D. Come è nato questo romanzo?
R. La genesi del romanzo è la nascita stessa di Myia come personaggio. Attraverso l'ispirazione, il personaggio mi ha parlato. E io ho risposto. Il narratore  di storie non può che ubbidire a tale richiesta e a tale anelito alla vita da parte del personaggio.

D. Chi è Franca Amico e quali autori hanno influito nel suo percorso creativo?
R. Nasco come scrittrice di versi e adoro Saba e Cardarelli. Emilio Milan è stato il mio mentore. Il mio maestro narratore, invece, è Coelho. Mi piace la scrittura di Ammaniti, quella di Bisotti; credo, tuttavia, che gran parte del mio lavoro sullo stile derivi dalla lettura dei classici e dei poeti. Rimane molto del mio retaggio poetico nei miei libri.

D. Durante la stesura del romanzo, quali sono stati i momenti più complessi e difficili?
R. Non ci sono stati momenti difficili, piuttosto, lunghi silenzi. Spiego meglio: io scrivo di getto e quando mi coglie l'ispirazione, il pensiero scorre come un fiume in piena e si tramuta immediatamente in parole. Ma non è sempre così, perchè quest'alluvione di pensieri e parole cede periodicamente il posto ad interruzioni che possono durare anche mesi. In un pomeriggio posso scrivere un capitolo intero per poi fermarmi anche due mesi...

Franca Amico1D. Quanto c'è di Franca Amico, scrittrice e donna, in queste pagine?
R. In queste pagine c' è Xenia, la scrittrice. In queste pagine è presente la mia concezione della vita e dell'arte. Ci sono io nelle sfaccettature di ogni personaggio e di ogni vicenda.

D. A chi consiglia il libro?
R. È un libro per tutti e per tutte le età. È un dono che faccio a tutti coloro che vogliono riflettere. È un messaggio alle nuove generazioni perchè siano artefici del cambiamento.

 

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