Questa mattina ha avuto inizio la trentesima edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino che si svolgerà fino al 22 maggio nei quattro padiglioni di Lingotto Fiere.
"Raccontare la famiglia dovrebbe aprire il cuore, invece spesso lo chiude ermeticamente. Succede quando amore, rispetto e serenità non hanno accesso tra le mura domestiche perché esclusi da paura, odio e violenza, sentimenti ed emozioni morbose che assumono tonalità e intensità sempre più distruttive che portano al declino e alla distruzione".
Così esordisce Gianfranco Bernes nella introduzione al suo nuovo romanzo intitolato Lui nel quale racconta le vicende di una famiglia in cui il padre riversa tutta la malvagità di cui è capace sulla moglie e sul figlio e il tentativo di quest'ultimo di mettere in salvo se stesso e la madre.
Gianfranco Bernes è nato a Trieste e si è dedicato allo studio della psiche, in particolare degli aspetti psicopatologici nei comportamenti devianti e del crimine, e all'insegnamento della psicopatologia forense. Oltre a numerosi articoli scientifici e divulgativi, nel 2012 ha pubblicato con Edizioni Psiconline “Testimoni del passato. Gli anni intensi di Trieste fra psichiatria e antipsichiatria”, un percorso di storia della psichiatria legato a Franco Basaglia, divenuto testo di consultazione e comparendo nella bibliografia in tesi di laurea e specialità.
D. Qual è l'argomento del libro?
R. Parla dell'orrore in casa, un fenomeno purtroppo in crescita, dove esiste solo paura, odio e violenza.
D. Quali sono i protagonisti?
R. Essenzialmente tre. Un pater familias prepotente e malvagio che campa ai margini della società; una madre che vive nella disperazione più assoluta e un figlio che cerca in tutti i modi di arginare tutta quella brutalità, con l'aiuto di due amici e di una donna.
D. Da cosa è stato ispirato?
R. Da un fatto che ho seguito professionalmente.
D. Perché parlare di un rapporto familiare così burrascoso?
R. I mass media raccontano quotidianamente episodi dove crudeltà e ferocia non hanno limiti. Il libro è anche una denuncia perché molti fatti si potrebbero evitare con la prevenzione e con le leggi, quelle che l'uomo dovrebbe conoscere prima di applicarle.
D. Quale influenze può avere nello sviluppo di un bambino la famiglia e soprattutto un padre come quello descritto nel romanzo?
R. Qualsiasi tipo di violenza tra le mura domestiche lascia tracce indelebili nello sviluppo di un adolescente. È un marchio inciso a fuoco che provoca solo dolore e molte volte genera altra violenza, come in un circolo vizioso che spesso, purtroppo, si tramanda da padre in figlio: come a dire che chi da piccolo ha subito, da adulto tende a far subire. I maltrattamenti nell'infanzia costituiscono esperienze traumatiche che creano un disperato senso di abbandono e di minaccia da cui è impossibile sottrarsi: è il dolore degli impotenti che altera la coscienza e genera sfiducia in sé e negli altri.
D. I protagonisti di episodi di violenza domestica non sempre riescono a superare i traumi…
R. La violenza domestica non si cancella perché incide fortemente sulle qualità di vita della vittima. La paura che queste persone sono costrette a vivere provoca un alto stato di tensione che causa gravi disturbi psicosomatici, non sempre superabili. Ne deriva un quadro spesso devastante dove si notano immagini affrante, di dolore e prive di ogni difesa. La violenza domestica è un fenomeno molto diffuso che, purtroppo, non sempre è preso in giusta considerazione e valutato da chi ne ha il potere e di questo ne parlo nel romanzo.
D. Molte vicende sono elaborate nello studio di uno psicoterapeuta che le affronta e le vive con il paziente.
R. Tutti gli eventi vissuti come traumi incidono più o meno sulla psiche di una persona. Alcune vittime manifestano stati d'ansia e brutti ricordi che si possono risolvere da soli o parlandone in famiglia oppure con gli amici.
All'estremo opposto ci sono persone nelle quali l'evento traumatico causa effetti negativi a lungo termine e in questo caso è possibile che abbiano riportato un Disturbo post traumatico da stress, come successo al protagonista del romanzo. La sua è una storia che segna profondamente perché senza pace e senza serenità. Le sue difficoltà e i suoi disagi sono raccontati mentre, assieme allo psicoterapeuta, cerca l'uscita da quel tunnel senza sbocchi, attraverso un'alleanza terapeutica costruita gradino su gradino.
D. Quali dei temi trattati le stanno più a cuore?
R. Il rivivere la storia nel suo complesso devo dire che mi ha procurato forti emozioni perché l'ho vissuta e rivissuta molto empaticamente. Sono rimasto impressionato dalle tante denunce senza esito che, qualora avessero avuto un percorso diverso, avrebbero potuto segnare diversamente Lorenzo e la mamma. Ma questo è un argomento che forse tratterò in un altro libro.
D. Chi è Gianfranco Bernes, scrittore, psicoterapeuta?
R. Scrittore perché scrivo, psicoterapeuta perché lo studio della psiche mi ha sempre accompagnato. Scrivere mi è sempre piaciuto. Ero ventenne quando ho cominciato a scrivere sul quotidiano della mia città articoli di cronaca e di sport. Poi è subentrata la medicina legale e la psichiatria ma ho sempre mantenuto l'inchiostro nella penna. Comunque sono due attività che vanno a braccetto quando possono dare giusti segnali. Lo vorrei fare con questa storia affinché possa far riflettere chi dovrebbe tutelare e arginare la violenza, ma vorrei pure dare coraggio a chi ne ha bisogno perché affronti con fiducia il sentiero di una psicoterapia.
Acquista il volume su www.segmentieditore.it
Lui il nuovo romanzo di Gianfranco Bernes è in libreria.
Una storia da cui emerge il ritratto crudo di un male che non dà tregua, che devasta e alimenta quel conflitto che demolisce la mente e la inghiotte in un vortice senza fine.
Tra qualche giorno avrà inizio la prima edizione di Tempo di Libri la nuova Fiera dell'Editoria Italiana che si svolgerà a Milano, presso il quartiere espositivo Fiera Milano Rho da mercoledì 19 a domenica 23 aprile 2017 dalle 10,00 alle 19,30.
Segmenti Editore parteciperà a questo importante appuntamento con i suoi volumi ospite presso lo Stand Goodfellas di 24 mq.
Ti porto dentro il nuovo romanzo di Tiziana Campanella è un romanzo introspettivo con la musica in sottofondo. Francesco Gazzara lo ha recensito per noi.
Francesco Gazzara è scrittore, musicista e compositore di musica rhythm&blues ed acid jazz, e di innumerevoli colonne sonore.
Venerdì 10 marzo alle ore 18,00 Giorgio Carnevale presenta Mio Padre ospite della Fondazione di ricerca "Giuseppe Siotto" e dell'associazione Le Officine, presso Palazzo Siotto, in via dei Genovesi 114 a Cagliari.
Interverranno Elisabetta Gasperini (psicologa psicoterapeuta), Mauro Castiello (analista criminale).
Modera il giornalista Giacomo Serreli (L'Unione Sarda).
La presentazione si colloca nelle attività dei 20 anni della Fondazione di ricerca "Giuseppe Siotto".
Pochi giorni dopo la pubblicazione del romanzo Guido io, la redazione di Segmenti Editore intervista l'autore, Fabio Sapienza.
Guido io è il romanzo d'esordio di Fabio Sapienza da oggi disponibile in tutte le librerie.
Un racconto di amicizia, di rapporti tra genitori e figli, di perdita, di errori e tentativi di riparazione.
Sullo sfondo una bella storia d’amore che nasce.
Sabato 7 gennaio 2017 alle ore 18.30 Giorgio Carnevale, e ARTEKREATIVA presentano "Mio Padre" (romanzo vincitore del Premio dell'Editoria Abruzzese - Città di Roccamorice 2016 - Sezione Narrativa) presso Freak Out in via Poggio di Venaco 32-36, Ostia Lido.
Letture teatralizzate di alcune parti del romanzo interpretate da Serena Damiani e Marco Tullio Dentale di ARTEKREATIVA.
Un’indagine poliziesca condotta sul filo della parodia, rivolta agli appassionati delle
detective story e a chi si vuole divertire.
Una storia che si svolge tra il nord della Francia, l’astigiano, Roma, Marsia, Brindisi e Gerusalemme alla ricerca del fantomatico “Santo Graal”.
Amori che sbocciano all’improvviso, strani preti, passaggi segreti, tempeste marine ed inquietanti custodi di biblioteche contribuiscono a rendere il romanzo ancora più incalzante e ricco di phatos.
“Tra romanzo e saggio, Io e mia madre percorre la tormentata strada che dall’anoressia mentale conduce all’autonomia psichica”.
12 personaggi in cerca di un lettore che lo conosca, lo capisca, si identifichi con lui.
Intrecci, storie, conflitti di una palazzina in una piccola città di mare a rappresentare la complessa vita di ciascuno di noi.
L'ultima giornata del Festival delle Letterature dell'Adriatico (che si è svolto a Pescara dall'11 al 13 novembre 2016), ha visto tra i protagonisti anche Enrico Magni che ha presentato il suo ultimo romanzo: "Incontro".
Nella Sala Fucsia del Circolo Aternino, domenica 13 novembre, per circa un'ora, l'autore ha esposto i contenuti del suo romanzo al pubblico presente, molto attento, interessato e affascinato dall'eloquio dell'autore.
Enrico Magni e Segmenti Editore presenteranno "Incontro", l'ultimo lavoro dell'autore, da poche settimane in libreria, al Festival delle Letterature dell’Adriatico domenica 13 novembre 2016 alle 11,00 presso il Circolo Aternino – Sala Fucsia in Piazza Garibaldi – Pescara.
Alessandro Pugi è autore di "Come il volo di una farfalla" in libreria da poche settimane.
Abbiamo il piacere di intervistarlo e di approfondire meglio alcuni aspetti del romanzo.
Come il volo di una farfalla di Alessandro Pugi è in libreria e on line.
Il nuovo romanzo di Alessandro Pugi è una storia romantica che ci farà commuovere e percepire la mancanza dell’essenza, quella parte di noi che non si vede e che non basta mai a colmare i vuoti del nostro cuore.
Tiziana Campanella autrice di Ti porto dentro, nella intervista che segue racconta alla nostra redazione come è nato il suo romanzo, descrive i protagonisti Annik e Christian, uniti dalla stessa passione: la musica e la cultura Mod.
Un romanzo introspettivo con la musica in sottofondo.
Venerdì 21 ottobre 2016 alle ore 17.30 Enrico Magni e l'Associazione Sesto Senso per il Benessere Mentale di Bellano, presentano "Incontro" presso il Bar Gelateria Pasticceria Arrigoni in Piazza Tommaso Grossi di Bellano (LC).
È la narrazione di un incontro casuale.
Il romanzo inizia con l'incontro tra due estranei. Lei torna ogni estate nella casa che fu dello zio partigiano. Lì rivivono le vicende della guerra, ma anche la tristezza, la solitudine dello zio che fino alla morte aveva mantenuto vivo il ricordo della storia d'amore finita tragicamente e precocemente con la morte della sua compagna di vita e di lotte partigiane.
Lui è un turista incuriosito da quei luoghi ricchi di storia.
Sullo sfondo compare la resistenza francese del 1943, gli anni sessanta, il conflitto generazionale, i cupi anni settanta, la solitudine di un poeta e di una giovane professoressa d'arte.
La narrazione come la ragnatela tesse le vicende. La voce del narrante è il narrato stesso. I soggetti scompaiono per dare forma a scene che si animano e danno corpo a immagini istantanee su un palcoscenico senza tempo.
Luoghi, ombre e fantasmi fuoriescono dallo sfondo di uno squarcio di una tela tagliata con la lama della passione dominata dalla rêverie che impedisce al desiderio di catturare lo svelarsi del soggetto desiderante. Solo attraverso il racconto del narrato di un Altro, sempre di un altro, il poeta e la professoressa si conosceranno, però non ci sarà un futuro incontro. La notte anticiperà il giorno.
Acquista il volume direttamente su www.segmentieditore.it